UFC, Gastelum: “Contro Till non c’ero di testa. Adesanya? Non fallirò un’altra volta”
16 Aprile 2020 1 Di RedazioneEsattamente un anno fa, Kelvin Gastelum (16-5, 10-5 UFC) affrontò l’attuale campione indiscusso dei pesi medi UFC Israel Adesanya (19-0, 8-0 UFC) a UFC 236 per la cintura ad interim nella medesima categoria di peso, dando vita ad uno dei più grandi incontri nella storia di questo sport. Pur avendo lottato come un vero guerriero, il fighter originario di San Jose ne uscì sconfitto per decisione unanime, sebbene fosse andato più di una volta vicino alla finalizzazione.
Gastelum avrebbe dovuto competere per il titolo già a UFC 234 contro l’allora campione indiscusso Robert Whittaker (20-5, 11-3 UFC), il quald dovette dare forfait a causa di una seria ernia addominale. Rimpiazzato da Israel Adesanya per UFC 236, The Last Stylebender ha prima battuto Gastelum per il titolo ad interim, ed ha poi unificato le cinture contro Whittaker a UFC 243.
Intervistato da MMA Junkie, l’attuale numero 7 nel ranking pesi medi UFC ha affermato:
“Sono molto orgoglioso di come mi sono battuto in quell’incontro e di come sia andato, nonostante le circostanze. Sono riuscito ad esprimere tutto ciò che in altri incontri non sono riuscito a fare, e ripeto, ne sono orgoglioso. Allo stesso tempo, però, non è questo quello per cui combatto. Non combatto per guardarmi alle spalle e pensare “ce l’avevo quasi fatta, ero a tanto così dal vincere la cintura.”
Il partner d’allenamento di Marvin Vettori presso Kings MMA ha continuato:
Non ci ripenso neanche più di tanto, ma quando mi fanno notare quanto fossi vicino a chiudere l’incontro, brucia ancora. Brucia ancora sapere che è la verità, che stavo per diventare campione. Non fallirò di nuovo.
Il Main Event di UFC 236 è stato eletto Fight of the year 2019 dall’autorevole MMA Junkie, diventando un instant classic della UFC e delle MMA in generale: nonostante la sconfitta, infatti, Gastelum ha mantenuto alta se non addirittura accresciuto la sua reputazione di top fighter, sia per gli addetti ai lavori che per il pubblico.
Tornato in azione a UFC 244, purtroppo per lui l’americano è incappato in una nuova sconfitta -stavolta per decisione non unanime- contro Darren Till (18-2-1, 6-2-1 UFC), in un match molto tattico e poco spettacolare.
Le sue parole a proposito di quell’incontro:
A posteriori, sento come se dopo il match contro Israel mi fossi forzato a rimettermi in carreggiata per dimostrare qualcosa, dato che a parte tutto quel match l’avevo perso. Quindi ho accettato di combattere contro Darren Till, ma ho perso di nuovo. Dopo quest’altra sconfitta, mi sono reso conto che forse avrei dovuto darmi più tempo per recuperare dopo la battaglia con Adesanya.
A questo proposito specifica:
“Credevo di essere pronto, ma al momento del match non ero presente mentalmente, fisicamente, emotivamente. Non sento neanche di aver perso contro Till. Onestamente, non c’ero con la testa.”
Dopo essersi infortunato ad un ginocchio nel mese di gennaio, il vincitore della diciassettesima edizione del The Ultimate Fighter si è concentrato sulla riabilitazione e sulle negoziazioni con Dana White per il suo prossimo match, con la mediazione del suo manager Ali Abdelaziz. Il ritorno nell’ottagono, emergenza sanitaria permettendo, dovrebbe essere verso luglio.
“Non vedo l’ora di tornare a respirare l’atmosfera delle competizioni e tutto ciò che le circonda. Le negoziazioni, gli allenamenti, i camp. Questo è quello che amo fare, e non vedo l’ora di tornare a farlo. Sono pronto per inseguire ancora i miei sogni.”
L’avversario? Come scritto pocanzi, Kelvin Gastelum in origine avrebbe dovuto affrontare Robert Whittaker, ma ora che The Reaper dovrà vedersela proprio con Darren Till, si vocifera di un match-up contro Jared Cannonier (13-4, 6-4 UFC).
Cannonier è sul loro stesso livello – dice Gastelum -. E’ un avversario pericoloso, ed è un altro nome al top della categoria. Battendolo, sarei di nuovo in corsa per la title shot.
Non è il nome che interessa a Gastelum, bensì lo status di top contender e la conseguente possibilità di tornare a scalare le gerarchie all’interno della divisione.
Il nome non mi interessa più di tanto, voglio solo un top di categoria: Whittaker, Cannonier, Hermansson. Faccio fare questo lavoro ai matchmaker.
Ha poi concluso l’intervista con la sua unica certezza per il futuro, quella cioè di diventare campione UFC:
Prendermi del tempo per me mi sta facendo bene, fisicamente e psicologicamente. Mi sto caricando per tornare al massimo. Sono ancora giovane, ho 28 anni e tanti margini di miglioramento.
Credo ancora in me stesso, e so che un giorno sarò il campione.
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1 commento
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[…] un campione mondiale, non si lamenta invece, e lui sa che mi incontrerà di nuovo nel futuro, sapete perché? Perché ci crede…e questo mi fa credere lo stesso anche a me perché Kelvin sa che ci […]