Dana White: “Pronti per la Fight Island, non mi fermerò e non licenzierò nessuno”
18 Aprile 2020 0 Di RedazioneFight Island si avvicina sempre di più. Dana White, dopo aver incassato l’ordine da ESPN di posticipare tutti gli eventi UFC, non sembra levarsi dalla testa l’idea di organizzare una card su un’isola privata.
Quella che prima poteva sembrare una cosa campata in aria, ha iniziato piano piano a prendere sempre più piede.
NEVER BACK DOWN – In un’intervista a Yahoo! Sport, il presidente UFC ha ribadito la possibilità di vedere Fight Island in breve tempo: “Stiamo contattando tutti i lottatori americani, siamo pronti a farlo. Come già detto, vorremmo farlo entro un mese. Tutto però dipenderà da come si evolverà la situazione per il virus”.
RICALCOLO – Nell’agenda di White ci sono ancora UFC 249 e UFC 250. La soluzione, quindi è presto trovata: unire i due eventi.
La prima card, che avrebbe avuto come main event il bramato match tra Khabib Nurmagomedov (28-0) e Tony Ferguson (25 – 3), era in programma il 18 aprile. A causa dell’emergenza COVID-19, però, l’evento è stato rimandato. La nuova data (sempre ipotetica) è quella del 9 maggio, proprio quella in cui è in programma UFC 250. E proprio verso questo giorno White sta indirizzando tutti le forze: “Sabato scorso sarei dovuto andare a Tachi Palace, nel nord della California. ESPN e gli altri sponsor ci hanno chiesto di non tenere l’evento. Rispetto la loro decisione. Ora stiamo lavorando tutti insieme per il 9 maggio”.
Per il nuovo evento (che, a proposito, sarà UFC 249 o 250?) il main event sarà affidato a Ferguson vs Gaethje, per l’interim dei medi. Il co-main event, invece, vedrà la sfida tra Henry Cejudo e Dominick Cruz, in cui ci sarà in palio il titolo dei gallo del primo.
IN CASA – Si, ma dove combattere? Una delle idee che White sta vagliando è quella di far svolgere i prossimi eventi all’Apex, il training center della promotion a Las Vegas. Il tutto, però, sarà possibile solamente quando la commissione atletica del Nevada, revocherà il divieto di tenere eventi di sport da combattimento nello stato. Cosa che ovviamente non è affatto sicura, specialmente nel breve tempo.
Ad ogni modo, Dana non demorde: “Non mi fermerò. Si può fare? Si, certo che si può fare. È solamente molto costoso, ma sono disposto a spendere tanti soldi pur di farlo”.
LEADER – Come il migliore dei capitani, White non abbandona la nave: “Mi sto impegnando al massimo per non licenziare nessuno dei dipendenti e neanche dei lottatori. Voglio che chi non lotta da un po’ sia in grado di tornare a guadagnare molto presto”
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