Garcia Amadori a TuttoMMA: “Quando presì la nera di BJJ a Las Vegas sotto Sidney Silva…”
18 Aprile 2020 0 Di RedazioneAncora largo spazio all’intervista a Garcia Amadori, head coach dell’MMA Atletica Boxe, a TuttoMMA: questa volta si parla dei suoi aneddoti legati ai numerosi viaggi fatti, oltre che al percorso che lo ha condotto alla cintura nera di BJJ presa sotto Sidney Silva.
Rio de Janeiro è una città pazzesca, pazzesca nel senso che ci sono dei posti fantastici, anche la stessa Nova Friburgo, la città di mia moglie, a due ore da Rio, è un posto bellissimo…
Una volta sono dovuto andare in una palestra che era dentro una favela, la Rocinha, ma questa palestra era in un posto dove non si ‘poteva entrare’. Per farti un esempio, mio suocero non ha permesso a mia moglie di venire con me perché era molto pericoloso entrare lì dentro e, quindi, io, vestito ‘nudo’, inteso senza maglia, in pantaloncini, ciabatte e borsa di plastica della spesa, ci sono andato.Mi è venuto a prendere il proprietario della palestra, un uomo impegnato anche nel sociale e nella difesa dei bambini delle favelas, e, accompagnato con un taxi che mi ha lasciato ai bordi della palestra, mi sono recato in questo posto… roba che qua non vedrai mai!
Un altro aneddoto che posso raccontarti è che Rio è una citta che non dorme mai e io, a quei tempi, mi allenavo due volte al giorno nella confusione di Copacabana!La prima sezione di allenamento la facevo alle 7 del mattino e una mattina scendendo sento una sparatoria, probabilmente del BOPE (squadra d’intervento speciale brasiliana) che aveva bloccato la strada. Un’altra mattina, sotto casa, che si trovava sotto ad un night club, mi becco una macchina super-blindata dal quale scende un tizio tutto ingellato che, capendo probabilmente che ero lì per allenarmi, mi inizia a imitare i gesti di Bruce Lee per poi salutarmi…
Un’altra volta un wrestler che insegnava in una palestra, vedendo i miei movimenti, si era incuriosito e mi aveva chiesto di andare da lui e, dopo la sua lezione, gli mostravo le mie tecniche e i miei insegnamenti.
Oltre al Brasile, per il pugilato, ho viaggiato a Cuba per vedere come si allena la nazionale e allargare il mio bagaglio tecnico.Inoltre, sono stato anche a Las Vegas per farmi testare da cintura nera di bjj, perché ci tenevo tantissimo ad avere un giudizio da una persona con le contropalle quale Sidney Silva.
Sono stato per due settimane a Las Vegas nella quale ho perso 8 kg e in quel periodo avrò visto la città una volta la sera, oltre le volte che andavo a pranzare fuori con pochi dollari.Mi sono allenato nella palesta di Wanderlei Silva, dove Sidney insegnava bjj, e ho avuto l’occasione di vedere vari professionisti… e tutto ciò per vedere il mio livello. In quel periodo non ho tirato fuori un euro, sono stato ospite suo per due settimane e mi ha fatto un mazzo assurdo… alla fine mi ha concesso la cintura nera, ma mi ha detto che sarebbe venuto a darmela in Italia, davanti ai miei allievi perché la sensazione che si ha è speciale. Quindi Sidney Silva è venuto un anno dopo ed io sono stato ancora un anno con la cintura marrone. Aveva assolutamente ragione, perché darmi la cintura nera davanti ai miei allievi è stata una emozione senza eguali.
L’ultima notte in cui eravamo a Las Vegas non mi ha detto nulla, poi mi ha detto: “Tu sei una nera, ma la cintura te la vengo a dare davanti ai tuoi allievi”. La cintura davanti ai tuoi allievi ha un’altra magia. Questo vi fa capire la durezza di Sidney, ma mi ha detto che gli avrei dato ragione. Un’emozione pazzesca, il gesto che ha fatto è stata una cosa grandiosa ed emozionante.
Articolo a cura di Dariush Mardani
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