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UFC – Intervistare Alexander “The Great” Volkanovski è stato emozionante. L’accento australiano dell’attuale campione dei pesi piuma UFC, poi, ha reso il tutto più piacevole e il tempo è letteralmente volato. Oltre alle domande di rito, abbiamo chiesto ad Alexander anche qualche curiosità riguardante la gavetta nella scena underground delle MMA che, siamo sicuri, molti non conoscono. Eccovi le risposte esclusive del campione a TuttoMMA, poi non dite che non vi vogliamo bene!
Ciao Alexander, grazie per il tuo tempo. Prima di tutto, come stai? Com’è la situazione in Australia e in che modo l’emergenza mondiale influisce sulla tua quotidianità?
Sto bene, per quanto possa esserlo in questa situazione. In Australia siamo al livello 3 di lockdown, significa che puoi andare fuori a fare esercizio fisico, lavorare e fare la spesa. Per il resto del tempo siamo tutti obbligati a restare in casa. Penso che se tutti faremo la nostra parte, potremo distruggere questa minaccia insieme. Dobbiamo solo rispettare le regole, ma mentre lo facciamo è importante continuare con la nostra routine quotidiana, per quanto possibile. Visto che anche le palestre sono chiuse non posso allenarmi normalmente, tuttavia ci sono ancora molti esercizi che ho imparato negli anni e che posso fare qui a casa, usando solo materassini e altre semplici attrezzature da palestra. Sono in ottima forma grazie anche al mio preparatore atletico che riesce a seguirmi, nonostante tutto. Facciamo allenamenti molto produttivi, quindi per ora tutto bene. Sto solo facendo quello che posso per adattarmi al meglio alla situazione.
Ti abbiamo visto salire sul tetto del mondo nella tua ultima esibizione contro uno straordinario combattente come Max Holloway. Qual è stata la chiave della vittoria secondo te? Hai un aneddoto di quella notte da condividere con noi?
Ho sempre pensato di avere lo stile giusto per mettere in seria difficoltà Holloway ma, sai, grazie alla mia squadra, alle esperienze passate e alla pianificazione dell’incontro abbiamo davvero tappato le ali a Max, proprio nei punti in cui è più bravo. Quella è stata la chiave della vittoria. Credo che non gli abbiamo permesso di prendere il suo ritmo e di averlo costretto a combattere nel modo che piace a me, con il ritmo che avevamo pianificato. Questo è ciò che ci ha davvero aiutato a vincere. Una storiella del giorno dell’incontro? Beh, ero negli spogliatoi e non ero sicuro di quale sarebbe stata la mia walkout song. Come sapete, è sempre stata la colonna sonora di “Game of Thrones” ma non ero molto contento di come era finita l’ultima stagione. Quindi, mi sono detto, questa è l’ultima volta, è la fine di quel capitolo. Adesso ne inizia uno nuovo in cui prendo il trono. Così, ho deciso di cambiare la canzone per il mio prossimo incontro, per l’inizio di un nuovo capitolo.
Cosa ne pensi dello stato attuale della divisione featherweight e quale sarà la prossima sfida per Alexander “The Great”?
La divisione piuma è molto competitiva, ci sono molti fighters di talento che credo siano ad un incontro dall’essere i contendenti per il titolo. Quindi, credo chi vincerà tra i top della divisione sarà sicuramente il candidato per una chance titolata. Se nessuno lo fa al più presto? Ovviamente Holloway sarà di nuovo il prossimo ad affrontarmi. È stato un grande campione per molto tempo, quindi merita una rivincita. Detto ciò, ci sono molti contendenti che sono pronti ad affrontarmi, ma la cintura rimarrà al suo posto, con me.
Prima di approdare in UFC hai combattuto in molte promotion ed eventi minori. Vuoi condividere con noi l’esperienza più underground e strana che hai avuto?
Sì, il combattimento più folle che ho fatto è stato a Sydney, non ricordo esattamente dove. Era una situazione davvero underground. C’era della gente nella folla che era quasi letteralmente sul ring con noi. Era davvero una situazione pazzesca. Dopo l’incontro ci fu una grande rissa e la gente iniziò a lanciare per aria tutte le sedie. C’era il caos assoluto. Credo che qualcuno fosse anche armato, quindi ad un certo punto abbiamo semplicemente deciso di scappare fuori di lì. Tutto questo è successo agli inizi della mia carriera ed è stato in assoluto l’evento più folle a cui ho preso parte.
Hai sempre praticato sport ottenendo risultati impressionanti, in particolare nel rugby. Quando e perché hai deciso di concentrarti sull’MMA?
Ho deciso di dedicarmi alle MMA perché ho sempre amato le arti marziali. Per me il combattimento è qualcosa di innato, ero destinato a farlo. Sai, sono sempre stato un buon combattente. Sono sempre stato molto forte e sono sempre stato un bravo wrestler. Quindi, ho sempre avuto questi buoni istinti naturali ed è una cosa che ho sempre amato. È sempre stata una mia passione ancor prima che mi allenassi. Quindi, una volta che ho iniziato ad allenarmi e mi sono reso conto che ero abbastanza bravo, ho pensato “Sai cosa? Lo farò a tempo pieno!” e sono davvero felice di averlo fatto.
Molti lottatori recentemente hanno affermato che le MMA e lotta di strada sono due mondi diversi. Cosa ne pensi? Sei mai stato coinvolto in risse o combattimenti fuori dall’ottagono?
Mentirei se dicessi che non l’ho mai fatto. Sono stato in molti street fight e devo dire che questi combattimenti sono molto diversi, completamente diversi. Se dovessi combattere con la persona che ero dieci anni fa, prima di allenarmi, metterei assolutamente in imbarazzo il mio vecchio io. Certo, prima ero più grosso, forse più forte, ero 20 chili più pesante, ma la tecnica e la compostezza che ho in questo momento sono semplicemente diverse. Piuttosto che fare “swingin’ for the fences” come diciamo noi australiani, è importante essere in grado di controllare la situazione, vedere in anticipo il colpo che sta arrivando. Perciò le tecniche di attacco e di difesa che ho imparato negli anni mi renderebbero tutto più facile contro il mio vecchio io.
Sei mai stato in Italia? Hai un messaggio per i tuoi fan italiani che leggono TuttoMMA?
Non sono mai stato in Italia, ma vorrei tanto andarci. Vorrei fare un tour in Europa, quindi assolutamente passare anche per l’Italia. Mio padre è macedone e mia madre è greca quindi ho sempre voluto farmi un bel giro nel vecchio continente. Questo è un mio obiettivo ma, ovviamente, potrò farlo una volta risolta la pandemia. Infine, il mio messaggio per i fan italiani: state al sicuro, è una situazione così brutta, ho visto che il totale di morti in Italia è molto alto. Spero che questi numeri scendano presto e che stiate tutti bene. Restate a casa e, ancora una volta, rispettate le regole in modo da poter sconfiggere questo virus. Mi auguro che tutto il mondo riesca ad annientarlo al più presto.
Grazie infinite Champ, e si, l’ultima stagione di Game of Thrones non ci è piaciuta neanche a noi (a parte la battaglia contro gli Estranei si intende, quella è un capolavoro).
Ci vediamo in Italia!
A cura di Ernesto e Giulio Piane
FULL INTERVIEW IN ENGLISH
UFC – Have an interview with Alexander “The Great” Volkanovski was exciting. The Australian accent of the current UFC featherweight champion made it more enjoyable and time has literally flown by. In addition to the usual questions, we also asked Alexander some curiosities regarding his early career in the underground scene of MMA that, wlightweight e are sure, many don’t know. Here is the exclusive interview from the champion to TuttoMMA, then don’t say that we don’t love you!
Hello Alexander, thanks for your time. First of all, how are you? How’s the situation in Australia and how the worldwide emergency in affecting your everyday life?
I’m as good as you can be in this situation but Australia’s on stage 3 lockdown which means, you know, you can go outside for exercise, work and get food. other than that, you should be indoors. I just think if everyone does their part I believe we can smash this together. So, we just need to abide by the rules, but while we are doing that, is important to keep doing what you usually do. The gyms are closed so, I can’t be in the gym working out but there’s still plenty of workouts I can do here at home that I learnt through the years, using just mats and other gym equipment. I still got my strength and conditioning coach taking me through sessions, so we are still getting that work in. So, I’m just doing what I can do to adapt to the situation in whatever way I can.
We saw you rise at the top of the world in your last performance against an extraordinary fighter like Max Holloway. What was the key to the victory, in your opinion? Do you have a side story of that night to share with us?
I’ve always thought that I had the style to be, you know, a bad match-up for Max Holloway but, you know, through the knowledge, you know, through our team and game planning and really shutting down Max, you know, where he’s good at was key to victory so I do believe that we just didn’t let him get his rhythm and just made him fight…fight our fight. So that’s what really helped us get that win. A side story on that fight? Well I was in the changing rooms and I wasn’t sure what my walk-out song was gonna be. As you know it’s always been Game of Thrones song and I wasn’t very happy with how it ended the last season, but I said to myself that I had to finish that chapter. So, I said to myself, this is the last time, this is the is the end of that chapter. This is where I take the throne and once I take that throne, it starts another chapter. So, I decided to change the walkout song for my next bout, for the start of a proper new chapter.
What do you think about current status of the featherweight division and what will be the next challenge for Alexander “The Great”?
The featherweight division is a stacked division, there’s a lot of talent, there’s a lot of contenders that I believe are one fight away from being the number one contender, one fight away from fighting for the title. So, you know, I just believe whoever wins out of them top contenders will definitely be in talks of fighting for that belt. You know, if no one does that soon? Obviously, Max is going to be the next in line. He has been a great champion for a long time. So, does he get that rematch? Most probably. You know, after that, there’s a lot of contenders that are ready to take it on but that belt’s staying with me.
Before UFC you fought in many minor promotions and events. Do you want to share with us the most “underground” and weird experience you had?
Yeah, craziest fight I had was somewhere in Sydney. It was really underground situation. There were people in the crowd and happened that literally had half their bodies get in the ring with us. It was just crazy. After the fight, there ended up being a big brawl, and people started to throw all the chairs around. It was absolute chaos. I suppose there was someone with a gun too, so at one point we all just ended up running out of there. That was very early in my career, absolutely the craziest event I’ve fought in.
You always played sport with impressive results in your life, in particular rugby. When and why you decided to focus on MMA?
I decided to take on MMA because I’ve always loved martial arts. Fighting, I believe, was built in me I believe I was meant to do this; you know, I’ve always been a good fighter. I’ve always been very strong; I’ve always been a good wrestler. So, I’ve always had these good natural instincts and it’s just something that I’ve always loved. It’s always been a passion of mine even before I was training. So, once I started training and realised I was pretty good at it, I thought, “You know what? I’m gonna take this up full time!” and I’m very happy I did.
Many fighters recently claim that MMA and street fight are two different worlds. What are your thoughts about it, have you ever been in a street fight?
I’d be lying if I said I’ve never been in a street fight. I’ve been in plenty of street fights and I would have to say street fighting is very different, very different. If I had to fight the person I was ten years ago, before I trained, I would absolutely embarrass myself ten years ago. I was bigger, maybe stronger, I would have been 20 kilos heavier, but the technique and the composure that I have right now is just different. And obviously skill rather than just “swingin’ for the fences” as us Aussies would say, being able to control a situation, see what’s coming and then all the techniques would make it very easy for me to fight my old self.
Have you ever been in Italy? Do you have a message for your italians fan and readers of TuttoMMA?
I’ve never been to Italy, but I’d love to go there. I need to go and do a Europe tour. I need to go to Italy. My dad’s Macedonian and my mum’s Greek. So, I’ve always wanted to go to Europe and travel around. So, that is a goal of mine but, obviously, once that’s settled from Coronavirus. And I have a message for the Italian fans: Stay safe, it’s so unfortunate, I saw the numbers of deaths in Italy were very high. I hope the numbers are going down and I hope you all stay safe. Stay at home, and again, abide by the rules so you can all smash this. The whole world can all smash this Coronavirus nice and quickly.
Thank you so much Champ, and yes, we didn’t like the last season of Game of Thrones either (apart from the battle against White Walkers, of course, that’s a masterpiece).
See you in Italy!
Written by Ernesto & Giulio Piane
a special thanks to Gabrielle Harvey for english consulting