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UFC 249, Gaethje: “Non avrei accettato short notice con Khabib. Ferguson è colpibile”

Solamente quattro giorni ci separano ormai dal ritorno delle MMA. Questo sabato, infatti, a Jacksonville, in Florida, UFC farà il proprio ritorno con UFC 249. Un evento che rappresenterà una pagina di storia della disciplina. Storia che sarà scritta dalle porte chiuse che caratterizzano l’evento, ma soprattutto dai match che ci saranno. Uno su tutti: Tony Ferguson vs Justin Gaethje.

Un match, come ormai ampiamente noto, che è nato per fare di necessità virtù. L’incontro inizialmente in card era un altro. Khabib Nurmagomedov (28-0) avrebbe infatti dovuto difendere il titolo dei pesi leggeri contro “El Cucuy” in quello che si presentava come uno degli incontri con più hype degli ultimi anni. Khabib, però, è attualmente in Russia, dove è rientrato nella prima fase dell’epidemia di coronavirus negli Stati Uniti. Così, per non annullare l’evento, è stato chiamato “The Highlight”. D’altronde, seppur con poco preavviso l’occasione di allacciarsi alla vita il titolo ad interim dei leggeri non capita spesso.

C’È CHI AVREBBE DETTO NO – Se il match fosse stato con Khabib, Gaethje avrebbe accettato comunque? A rispondere è lo stesso ex campione dei leggeri WSOF a BT Sport: “Non credo che avrei accettato un match con Khabib con lo stesso preavviso”, ammette il lottatore 31enne che poi tesa del lodi del daghestano: “Per affrontare Khabib ho bisogno di almeno 10 settimane”.

TUTTO IN UNA NOTTE – Carpe diem. Questo deve essersi detto Gaethje quando è arrivata la tanto attesa chiamata: “Ho avuto cinque settimane per allenarmi, non 14 o 20 giorni come mi è già successo. L’occasione che mi è presentata davanti, però, era troppo importante. Non potevo rifiutare. Mi sono allenato tutta una vita per arrivare a combattere incontri come quello di UFC 249”.

STRATEGIA – “The Highlight” ha anche indicato quale potrebbe essere il suo gameplan: “Credo di avere molte possibilità di colpire al viso Tony. Spero di farlo nei primi tre round”.

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