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UFC, Jones: “Non combatterò finché non mi pagherete per ciò che valgo”

UFC – È un Jon Jones che non ha voglia di scherzare quello che è intervenuto nel podcast di Steve-O nella giornata di ieri, rifilando una delle sue stoccate ad UFC:

“Non ho alcuna intenzione di combattere finché non sarò pagato per quello che valgo”.

Un’uscita che sicuramente non deve aver fatto piacere a Dana White, visto il continuo scambio di battute che imperversa ultimamente tra i due. Nel corso delle ultime settimane, infatti, e dopo aver vagliato la possibilità (e la voglia) di Jon Jones di salire nei pesi massimi, così da poter affrontare finalmente quel Francis Ngannou lanciato a tutta birra verso la title-shot, le trattative tra l’atleta di Rochester e il CEO di UFC si erano bruscamente interrotte, lasciando campo aperto alle polemiche sulle ormai ataviche questioni economiche della promotion. Dana White dal canto suo ha ironizzato più volte sulle pretese salariali di “Bones” definendole assurde e accusandolo di volersi mettere sullo stesso piano di Deontay Wilder, arrivando a chiedere 30 milioni di dollari per affrontare il camerunense. Accuse che il campione dei massimi leggeri ha prontamente rispedito al mittente, negando di aver mai preteso una borsa tanto sostanziosa.

Jon Jones - Steve-O’s Wild Ride! Ep #13

In questo mare magnum di polemiche, pretese e accuse, Jones si è, però, mostrato ancora disponibile a trovare un accordo:

“Io non ho nulla da perdere vista la situazione in cui mi trovo attualmente. No, non voglio combattere presto. Non ho alcun interesse a combattere in UFC fin quando non riceverò i giusti riconoscimenti. Molti fan continueranno comunque a guardare gli show UFC e va bene così… Anche se penso che quando UFC si renderà conto che si stanno comportando da “testoni” e di avere tra le mani un atleta speciale come me, allora troveremo un accordo a metà strada, anche se non sto chiedendo nulla di scandaloso. Lo so che stiamo faticosamente uscendo da una pandemia  e so anche che, quando sei un multimilionario e avanzi delle richieste economiche, questo potrebbe farti sembrare una persona avida. Ma so anche che posso fare in modo che le cose cambino”.

Jones ha poi continuato:

Ci sono tanti atleti che in questo momento non se la passano bene e non hanno voglia di ammetterlo pubblicamente; tanti stanno facendo un secondo lavoro… altri chiedono soldi ai genitori. Addirittura ne conosco molti che, nonostante siano lottatori UFC, vivono alla Jackson perché non riescono a pagarsi una sistemazione. Questo è triste”.

Jones è una vecchia volpe e sa bene che la sua, è una di quelle voci che pesano nella promotion di Dana White. E stavolta pare davvero intenzionato ad adoperarsi quanto più possibile, per far in modo che si attui un cambiamento, una volta per tutte.

Se devo discutere con Dana e starmene a riposo per due o tre anni per far luce su ciò che sta accadendo, beh… allora così sia. Sono queste le cose per cui le persone si ricordano di te… non solo per le cinture vinte”.

 

 

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