Nonostante sia risultato negativo al COVID-19, Abdulmanap Nurmagomedov resta in terapia intensiva, stando alle parole del figlio Khabib Nurmagomedov, campione UFC lightweight.
“Per adesso le condizioni di mio padre sono ancora serie. È in terapia intensiva”, ha detto Nurmagomedov. “Il coronavirus è scomparso, ma l’infezione ha lasciato conseguenze sui reni e sul cuore. Ora, il virus è sparito. Vado in ospedale. Mi riconosce, ma non c’è comunicazione verbale, perché è sotto i dispositivi dell’ospedale. Ogni giorno lo visito per mezz’ora, gli tengo la mano, parlo, fa un gesto per capire che mi riconosce”.
Anche se le condizioni di Abdulmanap sono gravi, Khabib afferma di essere fiducioso che le cure mediche riporteranno in salute suo padre attraverso un impegnativo programma di riabilitazione.
“Sono sicuro del lavoro dei medici, sono tra i migliori al mondo, non ho dubbi”, ha detto Khabib. “Li ringrazio infinitamente per tutto ciò che fanno. A questo proposito, sta andando molto bene. Ci vuole solo tempo, perché le conseguenze sono molto serie e il periodo di riabilitazione sarà difficile e lungo”.
Mentre Nurmagomedov padre, 57 anni, intraprende la strada verso la guarigione, Khabib ha iniziato la preparazione per il ritorno nell’ottagono UFC. Settembre è tra meno di tre mesi. Questo è il mese nel quale Nurmagomedov dovrebbe difendere il titolo lightweight contro Justin Gaethje. Continua ad allenarsi perché è quello che vorrebbe suo padre.
“Mi preparo, mi alleno ogni giorno perché so che mio padre vorrebbe che fossi in buona forma”, ha dichiarato Khabib. “A mio padre dispiacerebbe molto che a causa sua trascuri l’allenamento, di questo sono sicuro. L’allenamento mi aiuta ad alleviare lo stress e distrarmi da tutto. Ritorneremo in autunno e difenderemo il nostro titolo”.