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UFC, Jessica-Rose Clark shock: il conto in banca ammonta a 17 dollari

La vita di un atleta di MMA è costellata da sacrifici e, in alcuni casi, problemi economici. Nella card preliminare di UFC Vegas 11, Jessica-Rose Clark (10-6-1) è stata protagonista di una grande vittoria ai danni di Sarah Alpar (9-5), grazie a un TKO nel terzo round.

La prestazione della Clark è stata oscurata dai bellissimi match della main card (leggi le pagelle qui). Appena annunciati i vincitori dei bonus di $50.000, la fighter australiana si è lamentata per il mancato premio, rivelando sui social che qualche soldo in più non le sarebbe dispiaciuto affatto.

“Zio Dana, un bonus sarebbe stato molto utile,” scrive la Clark mentre mostra il suo conto il banca da 17.70 dollari . “Farò meglio la prossima volta”.

Tutto questo può sembrare un caso isolato, ma molti fighter UFC hanno bisogno di fare più lavori per sostenersi economicamente. Solo una settimana prima della Clark, Kevin “The Hard Hitting Hillbilly” Croom (22-12), atleta che divide la sua vita tra l’ottagono e il cantiere, ha twittato di avere solo 64 dollari.

“Mercoledì avevo $64 nel conto in banca, stavo pensando come fare ad arrivare a $65… che weekend” scrive Croom su Twitter.

Croom è stato più fortunato rispetto alla Clark. Infatti, grazie alla sua ghigliottina eseguita in soli 31 secondi ai danni di Roosvelt “The Predator” Roberts (10-3), è riuscito a portarsi il bonus della serata di $50.000. Anche il presidente Dana White ha evidenziato questa vittoria, rilanciando in un tweet il concetto alla base: solo chi corre grossi rischi ottiene grosse ricompense.

 

Ma non è finita qui, perché piove sul bagnato per la Clark. Nella giornata di ieri, la 32enne ha annunciato che dovrà sottoporsi ad un’operazione che la terrà ai box per 9 mesi. Durante il training camp per l’ultimo match infatti, Jessy Jess ha subito la rottura del legamento crociato anteriore, una condizione poi aggravata durante l’incontro. Ad annunciarlo è stata la stessa fighter con questo video su Instagram:

 

Tanta sfortuna dunque per la nativa di Innisfail, che non potrà portare a casa il proverbiale pane almeno fino a metà 2021. Un pane di cui avrebbe davvero, davvero bisogno.

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