UFC – Se la domanda fosse davvero così semplicistica, e posta in maniera talmente ovvia mettendo in conto soltanto le forme più tradizionali e poco orientate verso il combattimento reale anche tra praticanti, la risposta sarebbe assolutamente sì.
Ovviamente, però, una discussione del genere non offre mai soltanto il bianco o il nero, e vi sono eccezioni di stili e metodologie di combattimento provenienti dal Kung Fu che, spesso e volentieri, rappresentano davvero uno step utile verso altri sport da combattimento. Un esempio palese, per dire, è il Sanda.
Noto anche come Sanshou o boxe cinese, quest’arte marziale permette di affrontarsi con un confronto completo di calci e pugni, a cui si aggiungono tecniche di proiezione e lotta corpo a corpo (così recita Budo International). Non è, tuttavia, consentito protrarre il combattimento a terra. Esponenti importantissimi di tale stile, diventati poi fighter di rilievo in UFC, sono la campionessa pesi paglia Weili Zhang, Muslim Salikhov e soprattutto l’ex campione pesi medi Strikeforce Cung Le.
Quest’ultimo, vero e proprio esponente più importante della disciplina per quanto riguarda le MMA, ha infatti raccolto diversi ottimi risultati prima di finire in una disputa legale con UFC – a seguito di una questione legata a dei test antidoping – rappresentando un faro per le arti marziali tradizionali cinesi. Medesimo discorso lo si può fare per Muslim Salikhov, altro rappresentante super-decorato del sanda. L’ex campione pesi leggeri ad interim UFC Tony Ferguson, invece, è noto per aver aggiunto al suo bagaglio tecnico diversi spostamenti e tagli d’angolo tipici delle arti marziali cinesi.
Ci sono poi altri casi di atleti con trascorsi illustri nel Kung Fu come Roy Nelson, fascia nera del metodo Shaolin. Stesso discorso lo si può fare per Kevin Holland, che ha conquistato l’equivalente di una cintura nera secondo dan di Kung Fu. Assodato ciò, bisogna fare comunque delle precisazioni: alcuni, ma solo alcuni stili di Kung Fu, possono concretamente offrire una piccola base di striking, a cui vanno comunque aggregati concetti base della Boxe, della Kickboxing e della Muay Thai in relazione all’utilizzo di colpi come ganci, montanti, low kick, gomitate e ginocchiate.
La preparazione per la fase a terra resta, invece, da cominciare da zero col BJJ e non è certo un caso come i già citati Roy Nelson e Kevin Holland si siano impegnati tanto al punto tale da conquistare una cintura nera. Cung Le, invece, si è fermato – per quel che i dati in possesso ci permettono di evidenziare – alla blu.
Per cui, per rispondere alla annosa domanda: sì, il Kung Fu è tendenzialmente inutile o comunque non fondamentale nelle MMA, può rappresentare un plus alla formazione dello striking per aggiungere un paio di colpi poco canonici al proprio bagaglio tecnico, ma comunque con un contributo minore rispetto ad altre arti marziali come il Karate, il Taekwondo o la Capoeira. E bisogna sottolineare come il discorso sopra indicato sia estendibile solo al Sanda.
Ciò nonostante, questo articolo non ha certo lo scopo di scoraggiare i praticanti del Kung Fu, anzi: la spiritualità delle arti marziali tradizionali più antiche resta impagabile per alcuni soggetti, a caccia non dell’agonismo o soltanto del metodo di difesa personale più efficace. La ricerca di sé, del proprio io interiore, è d’altronde diversa per ognuno di noi: per cui, non offendetevi se passate da questo articolo e siete dei praticanti di Kung Fu: nessuno mette in dubbio la vostra spiritualità, il vostro trascorso. D’altronde non vi è alcuna arte marziale sbagliata, se essa vi fa star bene con voi stessi.
Semplicemente, negli sport da combattimento professionistici, si predilige altro. Di seguito, comunque, un elenco di alcuni fighter militanti in UFC o con trascorsi nella promotion più importante al mondo con un background o con esperienze d’allenamento nel Kung Fu: Kevin Holland, Tony Ferguson, Roy Nelson, Cung Le, Dan Hardy, Michelle Waterson, Ian McCall, Muslim Salikhov, Weili Zhang, Pat Barry. Ne avremo sicuramente dimenticato qualcuno, ma abbiate pazienza e prendete questo articolo solo e soltanto per quel che è, e non per ciò che rappresenta ai vostri occhi.