UFC – Niente scuse, solo una verità che probabilmente molti non avrebbero voluto sentire. TJ Dillashaw era sulla cresta dell’onda: campione dei pesi gallo fresco di difesa, in alte posizioni nelle classifiche pound-for-pound, quando decise di scendere di categoria e sfidare Henry Cejudo per vincere la cintura flyweight UFC. Dopo, una mazzata dietro l’altra: Dillashaw viene messo KO in 32 secondi e fallisce il test antidoping. Positivo all’EPO. La squalifica sarà pesantissima: sospeso per due anni. Potrà tornare a combattere dal 19 gennaio 2021.
Già il 12 aprile 2019, Dillashaw aveva fatto un po’ di chiarezza: si assumeva la piena responsabilità di quanto successo e si rammaricava di aver messo in cattiva luce il suo team e la sua famiglia.
In un’intervista con Brett Okamoto, ha spiegato come abbia assunto l’EPO per riuscire a fare il taglio del peso ed è stato brutalmente onesto su cosa avrebbe pensato casomai avesse vinto la cintura e non lo avessero trovato positivo.
"I would have made that excuse to myself. I feel like I would have been able to justify it, how f—ed up that is."@TJDillashaw candidly answered whether he would have been able to justify taking EPO, had he not been caught. (via @bokamotoESPN) pic.twitter.com/Yc9WqkSV3F
— ESPN MMA (@espnmma) December 3, 2020
“Mi sarei giustificato così (vincere la cintura). Penso che sarei stato in grado di giustificarmi, ecco quanto fa schifo”.
“All’inizio mi sarei sentito in colpa, probabilmente non avrei dovuto accettare l’incontro e basta. Lo so che non avrei dovuto accettarlo, ma probabilmente lo avrei fatto lo stesso. Voglio essere onesto con te, come lo sono stato con tutto. Probabilmente lo avrei fatto lo stesso. Probabilmente avrei pensato “ah, lo devo fare, il mio corpo non me lo fa fare, non riesco a fare il peso” “ ha continuato Dillashaw.
“Quindi sì, ho preso qualcosa che sapevo di non poter prendere, se fossi andato da un dottore me lo avrebbe prescritto, ma questo non mi giustifica. Sono un atleta professionista, so che non potevo prenderlo ma mi sarei giustificato in quel modo“.
Non capita molto spesso che un atleta faccia mea culpa e sia così schietto sullo spinosissimo, in tutti gli sport, argomento del doping. Quello che è certo è che Dillashaw potrà presto tornare a combattere e sarà un’aggiunta di primo livello per la fenomenale categoria dei pesi gallo: l’ex campione ha perso solo tre incontri a 135 libbre e due di questi sono split decision.
Ci auguriamo di vederlo presto nell’ottagono e di non vederlo più associato a test antidoping falliti.