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UFC Vegas 17, le pagelle: a lezione da Wonderboy. José Aldo ferma Chito Vera

UFC – Nonostante la cancellazione del main event iniziale tra Leon Edwards e Khamzat Chimaev, il 2020 della UFC si è chiuso col botto. Come da pronostico, UFC Vegas 17 si è dimostrata una delle card più esaltanti dell’anno. Ecco la nostra analisi della main card.

Si comincia nella divisione pesi massimi con Marcin Tybura vs Greg Hardy. Dopo un primo round di sofferenza, il polacco ottiene una vittoria tanto importante quanto sorprendente. Nella seconda ripresa Tybura ottiene il takedown, e da lì è notte fonda per Hardy, che è costretto a capitolare in seguito ad un feroce ground and pound. Successo fondamentale per Tybur, che strappa un bel 7.5. Dietro la lavagna invece l’ex giocatore NFL, che si porta a casa un deludente 4.

Proseguiamo con il primo dei due match pesi gallo della notte, quello tra Marlon Moraes e Rob FontMagic voleva rifarsi dopo la sconfitta contro Cory Sandhagen, invece rimedia la seconda sconfitta consecutiva per (T)KO. Font riesce a vanificare il lavoro a terra del brasiliano e, una volta riportato il confronto in piedi, mette a segno una serie di colpi significativi che mettono fuori gioco l’avversario. Prestazione fantastica del nativo del Massachussetts, che porta a casa la terza vittoria consecutiva, indubbiamente la più importante della sua carriera: voto 8.5. Male, malissimo Moraes. Il suo status nella divisione cola a picco, così come la sua valutazione sulla nostra pagella: 3.

Il terzo match è quello tra Michel Pereira e Khaos Williams, il più classico dei “people’s main event”. I due idoli delle folle ci regalano un buon match, ma sicuramente al di sotto delle aspettative. Il verdetto va nelle mani dei giudici, che premiano l’istrionico brasiliano (29-28 x3). Il verdetto arriva un po’ a sorpresa, dato che Williams era sembrato in controllo nei primi 2 round. Proprio per questo motivo, abbiamo deciso di dare un 7 allo sconfitto e un 6.5 al vincitore.

Passiamo ora al co-main event della notte: José Aldo vs Marlon “Chito” Vera. L’ex campione pesi piuma si aggiudica la contesa per decisione unanime grazie ad un terzo round tutto giocato sull’esperienza. All’inizio dell’ultima ripresa, il Re di Rio porta a terra il giustiziere di Sean O’Malley  e gli prende immediatamente la schiena. Aldo non abbandonerà quella posizione fino al termine dell’incontro nonostante i numerosi tentativi di uscita da parte di Vera. Vittoria d’astuzia e d’esperienza dunque per il veterano, che mette così fine alla striscia di 3 sconfitte consecutive: 8 in pagella per il 2 volte campione UFC. Buona prestazione anche da parte di Chito, che non trova però una contromisura al grappling del rivale. A fronte di una prova quasi sufficiente, il 5.5 è il voto più appropriato.

L’ultimo match UFC del 2020 è quello tra Stephen Thompson e Geoff Neal. Più che una sfida, è stata una lezione impartita da Professor Wonderboy. Thompson mette d’accordo i giudici vincendo tutti e 5 i round e dominando la contesa dall’inizio alla fine. Non chiamatelo “gatekeeper”, perché nonostante i 37 anni il nativo di Simpsonville è ancora inequivocabilmente al top della divisione pesi welter. A fare la differenza sono come al solito il suo Fight IQ e il suo striking sopraffino, armi troppo affilate per Neal, che mostra un gran carattere ma non va oltre il 4.5. Per quanto riguarda Thompson, a separarlo dal 10 in pagella è mancata soltanto la finalizzazione: dovrà accontentarsi di un 9.5.

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