Jorge Masvidal ammette la superiorità di Usman: “Il suo KO è stato perfetto”

Jorge Masvidal ammette la superiorità di Usman: “Il suo KO è stato perfetto”

27 Aprile 2021 1 Di Davide Bulgarini

Dopo essere stato sconfitto dal suo avversario ad UFC 261, Jorge Masvidal ammette di essere rimasto impressionato dal KO subito da Kamaru Usman.

The Nigerian Nightmare, pur non essendo noto come finalizzatore, ha mandato a tappeto con un destro devastante “Gamebred”, lasciandolo privo di sensi ancor prima di toccar terra.

Masvidal (35-14 MMA, 12-7 UFC) dice che Kamaru Usman (19-1 MMA, 14-0 UFC) ha impostato il colpo con una perfezione assoluta, in quanto pensava di dover difendere un takedown piuttosto che il suo pugno destro.

“Piu lo guardo e piu dico WOW! Tempismo perfetto! – ha raccontato in un’intervista lo Street Jesus – Il suo movimento è stato fuorviante: pensavo che volesse fare un tentativo di takedown, ma quando ho capito che non stava scattando era troppo tardi. Stavo cercando di rispondere con il sinistro, ma era veramente troppo tardi. Ho letto le informazioni sbagliate, mi ha beffato, ed è per questo che ha ottenuto quel KO”.

In pochi si aspettavano una finalizzazione del genere. Un epilogo che ha confermato Usman non solo come il campione dei pesi welter UFC, ma anche un atleta in continua evoluzione, specialmente in fase di striking.

Degno di nota l’abbraccio tra i due a fine match, simbolo di un rispetto che, nonostante tutto il trash talking maturato prima del match, c’è sempre quando si affrontano due campioni del genere.

A distanza di due giorni dal match, “Gamebred” ha dichiarato di star bene fisicamente. Reduce da un incontro durato poco piu di 6 minuti, non ha subito danni a lungo termine ed è ansioso di tornare al lavoro. Tuttavia, dopo il primo KO subito in carriera, Masvidal ha detto che non rientrerà subito nell’ottagono, ma aspetterà almeno la fine dell’anno, e non esclude un’altra corsa al titolo.

“Ci sono stati sicuramente alcuni momenti brutti e alcuni momenti belli in questo match. Io mi sento pronto per il prossimo. Ho 36 anni e mi sento ancora bene. Posso spingere  parecchio in palestra e stare al ritmo dei più giovani, quindi perché non fare un’altra corsa verso il titolo?”