Curtis Blaydes attacca, Jon Jones risponde
22 Luglio 2022 0 Di Antonio PaleologoCurtis Blaydes (16W-3L) sarà uno dei due protagonisti della prossima UFC Fight Night che, per la seconda volta quest’anno, si terrà a Londra. Nel main event di serata, il nativo dell’Illinois affronterà il fighter emergente e stella inglese Tom Aspinall (12W-2L), reduce da ben cinque vittorie di fila in UFC, tra cui quelle prestigiose ottenute ai danni di Andrei Arlovski e Alexander Volkov. Nel corso dell’intervista rilasciata al podcast di MMA Fighting, Blaydes si è lasciato andare a dichiarazioni non certo amichevoli nei confronti del “super campione” ed ex re dei massimi leggeri, Jon Jones.
“Jon Jones non ha un pugno da KO o esperienza nei cinque round (nei pesi massimi, nda), ecco perché perderebbe contro Stipe Miocic”, ha dichiarato Blaydes, continuando nel suo affondo. “Jones ha dimostrato di essere sicuramente creativo, ma non ha mai dato prova di possedere un vero e proprio “knockout power”. Ti colpisce con gomitate o ginocchiate e altri tipi di cose diverse, è aggressivo anche a terra, cercando sempre la sottomissione. Ha un ampio ventaglio di soluzioni ma il problema più grande è che manca totalmente di potenza nei colpi. Se dovessero affrontarsi, sceglierei Stipe come vincitore, perché ha disputato più match al limite dei cinque round nella divisione dei pesi massimi e ha dimostrato una grande potenza nei pugni, come quando ha conquistato il titolo contro Fabricio Werdum o ha battuto Alistair Overeem”.
Com’era facilmente prevedibile, il fighter di Rochester non ha perso occasione per rispondere alle critiche mossegli dal collega, dando il via ad una querelle che ha subito incendiato il web.
“Fratello, sei letteralmente ridicolo” ha esordito l’ex campione dei massimi leggeri, continuando a stuzzicare Blaydes. “È incredibile, ti vanti di essere nella top 5 dal 2018, come se fosse una gran cosa. Concentrati sul tuo prossimo incontro “Tiny” – letteralmente, bestione senza cervello – fai il tifo contro di me da anni, ormai. Ti vedo. Odiarmi non ti farà diventare un campione. Meno odio e più lavoro”.
Certo è, che le critiche mosse da Curtis Blaydes a Jon Jones appaiono piuttosto forzate e non troppo convincenti, specialmente se rivolte ad un atleta che, nell’ottagono, ha sempre dimostrato di essere tra i migliori di tutti i tempi. La pecca di Bones, come tanti altri campioni prima di lui, è quella di essere stato dilaniato dal lato oscuro della sua vita, finendo – suo malgrado – più volte al centro delle cronache e non solo per meriti sportivi. Attualmente non combatte da febbraio 2020, quando nel main event di UFC 247 si è sbarazzato ai punti di Dominick Reyes. Da allora, lasciato vacante il titolo mondiale dei massimi leggeri, ha iniziato a prepararsi per competere nella divisione superiore e, proprio in questi ultimi giorni, è stato lo stesso Dana White a sciogliere le riserve riguardo al suo futuro. Secondo quanto dichiarato dal CEO di UFC, il rientro di Jon Jones sarebbe ormai alle porte e potrebbe tenersi contro Stipe Miocic, o addirittura, contro il campione in carica Francis The Predator Ngannou.
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