UFC, Poirier sul coronavirus: “Ovviamente voglio combattere, ma penso alla mia famiglia”
21 Marzo 2020Dustin Poirier è fermo da settembre, quando ha perso il match per il titolo delle 155 libbre UFC contro Khabb Nurmagomedov, ed avrebbe dovuto iniziare a breve il camp per un possibile match a maggio. L’avanzata velocissima dell’epidemia CoViD-19 negli States lo ha però costretto a cambiare le sue priorità.
Settimana scorsa “the Diamond” era in Connecticut per supportare i suoi compagni di squadra impegnati nella card di Bellator 241, che però è stata annullata in toto proprio a causa dell’allarme causato dall’arrivo dell’epidemia. Secondo il piano originale, all’indomani dell’evento avrebbe dovuto volare direttamente in Florida per cominciare il camp.
La preoccupazione di ritrovarsi separato dalla sua famiglia in un frangente così drammatico ed incerto ha però preso il sopravvento, e Poirier ha così deciso di fare ritorno in Lousiana per stare vicino a sua moglie e sua figlia.
Questa roba è un pacco. Mi preoccupava davvero l’idea di essere separato da loro. Avrebbero dovuto raggiungermi in Florida tra dieci giorni e poi rimanere con me, ma vista la situazione non me la sono sentita di correre rischi.
Dustin Poirier sulla situazione legata al coronavirus.
Il ritorno in Louisiana e la chiusura forzata della maggior parte delle palestre causata dall’epidemia ha costretto Poirier a rivedere i suoi piani di allenamento, ma la cosa non lo preoccupa.
Mangio bene e vado a correre tutte le mattine, e posso allenarmi con i miei amici qui. Se il match viene fissato per maggio, sarò pronto, ma non è davvero una priorità al momento. Ho voglia di combattere, fare un bel match e tornare alla vittoria in UFC, ovviamente. Ma anche se il match dovesse essere rimandato per me non sarebbe un problema. Combattere è la mia passione ma è solo qualcosa che faccio. Adesso devo prendermi cura della mia famiglia.